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Fiera Nautica 2025: 30/04-4/05 - Porto Rotondo.
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Wine & Food Festival 2025: 8-11/05 Porto Cervo.
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Festa di San Simplicio: 11-15/05 Olbia.
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Rally Italia Sardegna 2025: 5-8/06 Olbia.
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Giorgio Armani Superyacht Regata 2025: 27-30/05 Porto Cervo.
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Red Valley Festival 2025: www.redvalleyfestival.com.
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Maxi Yacht Rolex Cup 2025: 8-14/09. Porto Cervo.
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GASTRONOMIA
EVENTI
Non si può andare via dalla Sardegna senza aver assaggiato i suoi piatti tipici! Alcune delle ricette caratteristiche per conoscere la tradizione della cucina sarda sono:​
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Ispinadas
Come molte preparazioni regionali, le ispinadas servivano a dare sostentamento ai pastori durante le lunghe giornate trascorse al pascolo con il gregge. E permettere loro di mangiare un po’ di carne: si tratta, infatti, di spiedi su cui vengono infilzati bocconcini di carne di pecora, alternando le parti più magre a quelle più grasse, provenienti dalla schiena.
Le dimensioni piccole consentivano ai lavoratori di cuocerle velocemente senza il bisogno di accendere un grande fuoco: il piccolo falò veniva realizzato all’interno di una buca, con il vento a favore, mentre gli spiedini venivano appoggiati su bordi e girati spesso, in modo da avere una cottura uniforme.
Agnello con i carciofi
Una ricetta tradizionale che coniuga due dei prodotti sardi per eccellenza: agnello e carciofi spinosi. Solitamente viene servita nei giorni di festa, in particolare durante la Pasqua, che vede nella carne d’agnello uno dei suoi prodotti simbolo. Il piatto prevede una cottura lunga a fiamma bassa, che rende la carne morbida e succulenta, aromatizzata con prezzemolo o altre erbe. Per cuocerla, non è necessario utilizzare un brodo, ma si sfuma il tutto con abbondante vino bianco.
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Zuppa gallurese
Detta anche suppa cuata, la zuppa gallurese è un piatto povero a base di pochi e semplici ingredienti, tipico della Gallura, subregione storica del Nord della Sardegna, anche se nel tempo si è diffuso in tutto il territorio. Si prepara con pane raffermo, formaggio e brodo di carni miste, più odori vari, dalla menta al prezzemolo. Si cuoce tutto in forno a mo’ di timballo e si serve ben caldo.
Pane frattau e guttiau
La lista di pani secchi in Sardegna è molto lunga: come per altri prodotti di facile trasporto e ridotta deperibilità, anche questi servivano ai pastori nei lunghi mesi passati a svernare il gregge. Il più famoso è il pane carasau, alla base di diverse ricette, prima fra tutte il pane frattau, preparazione in cui il carasau viene ammorbidito nel brodo di carne o nell’acqua e alternato con sugo e pecorino a strati per essere poi guarnito con un uovo in camicia cotto nello stesso liquido. E poi il pane guttiau, un carasau aromatizzato con olio e rosmarino tostato o cotto in forno.
Fregula
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Semola di grano duro e acqua: questi gli ingredienti che compongono la fregula sarda, uno dei prodotti più particolari della cucina locale, presente fin dal Medioevo: dei piccoli granelli ottenuti facendo roteare l’impasto, messi ad asciugare al sole su un apposito setaccio di crine e ricoperti con un canovaccio.
Le origini del nome sono da rintracciare nel latino ferculum, diventato fregolo in volgare, ovvero “briciola”, a indicare la piccola dimensione della pasta.
Solitamente viene servita in minestre brodose di pesce, verdure o carne.
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Proceddu o porcheddu
Fra i piatti simbolo della cucina sarda, un posto d’onore lo merita il maialetto arrosto, preparato con maiali da latte di circa 4 o 5 kg e di massimo venti giorni: il maialetto viene infilzato intero sullo spiedo, cotto sulle graticole in verticale e rigirato spesso, in modo da evitare la perdita di liquidi e assicurare una cottura omogenea. In genere viene aromatizzato con foglie di mirto e rosmarino sia prima che dopo la cottura.
È un piatto che richiede tempo: ci vogliono fra le 3 e le 5 ore.

Culurgiones
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Una pasta ripiena di patate, pecorino e menta, dalla tipica forma allungata e le decorazioni minuziose, con il bordo appuntito che ricorda una spiga. Nonostante la farcia con patate e menta sia quella più conosciuta, nell’isola sono tanti i ripieni dei culurgiones che variano a seconda della zona, mentre la salsa più comune è quella semplice a base di pomodoro e basilico.
Malloreddus
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Il termine malleolus era già usato in latino per indicare un tipo di gnocco, ma nella lingua sarda si è conservato con il diminutivo di malloreddu, ovvero “piccolo gnocco”. Questa pasta di semola, acqua e sale dalla particolare forma a conchiglia si trova spesso colorata di giallo con lo zafferanno, soprattutto in occasione della festa dei defunti, quando viene condita con ragù di carni. Ne esistono molte versioni, dai malloreddus a casu furriau, preparati con pecorino fuso, i malloreddus a mazza frissa, con salsa a base di panna, oppure i maccarronis de orgiu (di orzo), conditi con ricotta grattugiata. Prodotti di festa per eccellenza, per tempo sono stati protagonisti dei pranzi nuziali e dei festeggiamenti in occasione dei fidanzamenti: un antico rito sardo, infatti, vuole che la sera della festa la futura sposa attraversi il paese con il costume tipico e una cesta di malloreddus per gli invitati. Per prepararli, occorre schiacciare i pezzetti di impasto con il pollice sul fondo di un cesto di vimini chiamato ciurili, che conferisce la tipica rigatura.

Panadas
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Un’altra cultura che ha inciso profondamente sulle tradizioni sarde è quella spagnola. Oltre alla lingua (quella algherese Alghero è un mix fra catalano orientale e lingua locale) gli spagnoli hanno lasciato il segno nella gastronomia e le panadas ne sono un esempio lampante. Queste tortine salate derivano infatti dalle empanadas spagnole e si realizzano con la pasta violata (detta anche croxu nel campidanese) ripiena di patate, carne d’agnello, pomodori secchi e a volte aglio.
Fra le tante varianti, un capitolo a parte lo merita quella di Assemini, vicino Cagliari, dove si usa una farcitura di anguille, prezzemolo e pomodori secchi, da cuocere direttamente dentro la pasta. Nel Campidano, in genere, sono grandi torte da dividere con i commensali, mentre nel Logudoro sono più piccole.
Aragosta alla catalana
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L’anima spagnola di Alghero è ben custodita in questo piatto della tradizione catalana, fatto con aragosta, pomodori e cipolla rossa. Una preparazione antica che, secondo la leggenda, è stata introdotta nell’isola nel Trecento, durante la conquista aragonese. La ricetta originale prevede che la polpa dell’aragosta (cotta e fatta raffreddare) venga tagliata a pezzetti e unita a un’insalata di cipolle e pomodori. Il tutto condito con una salsa a base di olio, sale, pepe macinato e limone.
Talvolta, si trova anche la variante con l’astice.
Seadas
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Dolce fritto di origine spagnola, formato da due dischi di farina di semola sovrapposti e ripieno è di formaggio freschissimo, appena cagliato e aromatizzato con scorza di limone. Due le varianti principali: con formaggio cotto e con formaggio crudo (quest’ultima è chiamata anche sa mandrona, ovvero “in modo pigro”). Una volta preparate, le sebadas vengono fritte e cosparse di miele.
Pardulas
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Diffuse soprattutto nel Sulcis e nel Campidano, sono un dolce tipico della Pasqua: torte in miniatura ripiene di ricotta e zafferano oppure di formaggio (in questo caso vengono chiamate Casadinas), aromatizzate con arancia o limone. In alcune zone del Sassarese si aggiunge al ripieno anche dell’uva sultanina.
INFO UTILI
EVENTI
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Radio Taxi Olbia: 0789 24999
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Posto carica macchina elettrica Enel: ingresso centro commerciale Terranova (Olbia), a 2,5 Km.
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Benzinaio IP: SS 125 Orientale Sarda, a 600 m.
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Supermercato: Spazio Conad, Centro commerciale Terranova, a 2,5 Km. (Olbia)
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Parafarmacia: Centro commerciale Terranova, a 2,5 Km. (Olbia)
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Farmacia: Farmacia Lanci, Viale Aldo Moro 369 (Olbia), a 4 Km.
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Ristorante pizzeria Porta Smeralda: 200 m.
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Bar tabacchino edicola Porta Smeralda: 200 m.

COME ARRIVARE
EVENTI
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Distanza all’aeroporto: 11 Km.
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Distanza al porto: 8 Km.
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Distanza alla stazione treno: 8 Km.
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Distanza alla fermata di Pullman: 200 m.
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Autobus urbano Olbia:
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Aspo Olbia (www.aspo.it). Telefono: +39 0789 553 800 / Numero verde 800 191 847 / +39 3349 809 802
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Autobus extraurbani:
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Arts: (www.arst.sardegna.it). Tel. +39 3518 374 226
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TURMO TRAVEL: (www.gruppoturmotravel.com). Tel. +39 0789 21487
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SUNLINES: (www.sunlines.it). Tel. 0789 50885 – 3482609881
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CARAMELLI TOURS: (www.caramellitours.it). Tel. +39 0796 70613 – 3482 548 307
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DEPLANO BUS: (www.deplanobus.it). Tel. +39 0784 295 030
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NORD ORIENTALE BUS. Tel. +39 0789 24439
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Google Maps: https://goo.gl/maps/sMWeqfQUKvmLoreZ7
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